Grazie agli accordi con la Libia (anche se l'articolo di Repubblica in merito parla di lunghe trattative, quale la contropartita ?) le tre imbarcazioni hanno fatto ritorno sulle coste libiche, da dove presumibilmente erano partite.
Alcune mie convinzioni:
- occorre fermare il continuo flusso di migranti "clandestini" in Italia, che, appunto perché clandestini, entrano in Italia illegalmente e quindi sono "fuori" legge.
- non si possono però, per questo motivo, calpestare i diritti delle persone, internazionalmente riconosciuti, come la possibilità di poter fare domanda di asilo politico o protezione umanitaria. Occorre una procedura "celere" per poter snellire le pratiche relative ai richiedenti asilo o protezione, che dia tempi certi e risposte a queste persone e ai cittadini italiani. In questo modo si eviterebbero sovraffollamenti nei Centri di Permanenza Temporanea, e si rimanderebbero al loro paese coloro che non hanno i requisiti per rimanere in Italia. Si avrebbe inoltre il vantaggio di un'accertamento dell'identità del richiedente, con la certezza, in caso di diniego della domanda di asilo o protezione, del paese di provenienza del soggetto. Pochi probabilmente sanno che, in attesa della decisione della Commissione Territoriale competente per l'esaminazione della domanda di asilo/protezione passano mesi, a volte anni, prima di pervenire ad una risposta. In questo momento però prevale l'emotività, e quindi sono meglio le telecamere che filmano il ritorno delle imbarcazioni verso la Libia, piuttosto che una SERIA POLITICA MIGRATORIA. Una certezza c'è in questa faccenda: la ripartenza verso l'Italia / Europa di queste persone è solo rimandata. Chi è quel pazzo che farebbe il viaggio all'inverso, in mezzo al deserto e senza più soldi, per far ritorno (e spesso far la fame) al proprio paese ?
- l'Italia spesso è stata lasciata sola dal resto dell'Europa, poco preoccupata da vicende che si svolgono all'estrema "periferia" dei suoi confini. Se siamo parte dell'Europa dobbiamo esserne anche aiutati nella gestione delle politiche sull'immigrazione.
- riforma totale delle procedure per entrare legalmente nel nostro paese: oggi infatti pochissimi riescono ad entrare nel nostro paese legalmente, in quanto la legge prevede che costoro abbiano già un contratto di lavoro con un datore di lavoro in Italia, e anche in questo caso gli ostacoli burocratici sono infiniti e passa parecchi tempo (anche anni) per poter entrare nel nostro paese. Inoltre chi è quel datore di lavoro che assume le persone "al buio" senza neanche conoscerle ? Proprio per questa ragione la stragrande maggioranza degli immigrati che sono in Italia sono entrati da clandestini.
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