A pagina 29 del Corriere di oggi (edizione cartacea) c'è un articolo interessante: si tratta della modifica al decreto legge 117 dove al comma 6 è stata inserita una deroga per chi fa intrattenimento oltre le h. 2,00 di notte. Infatti questi gestori "devono interrompere la somministazione di bevande alcoliche dopo le ore due di notte...ovvero, successivamente, almeno mezz'ora prima dell'orario di chiusura".
Traduzione: se il locale chiude alle h. 6,00 del mattino, si può bere fino alle h. 5,30 e così via...
Via mica tanto, in quanto questi giovani usciranno dai locali ben imbottiti di alcool, e rischieranno quello che le cronache del sabato sera ci raccontano, tutte le settimane.
La nuova formulazione dell'articolo di legge è stata fatta dall'on. Gianluca Pini, Lega Nord, di Forlì. Sarà un caso, ma va incontro esattamente alle richieste della lobby dei proprietari di locali da ballo, che mal sopportavano la politica dei divieti fatta dal sottosegretario Giovanardi (con delega al contrasto delle tossicodipendenze).
Vero che la deroga di cui sopra riguarda solo i locali muniti di apposita licenza, e vieta la somministrazione di alcolici su "spazi e aree pubbliche". Ma in questo campo, massima è la confusione "sotto il cielo", tra ordinanze, leggi ecc. ecc. a volte tra loro contradditorie.
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