Interessante, sul SOLE 24 ORE di oggi, l'approfondimento di 5 pagine sul tema dell'approvazione della legge delega di attuazione dell'art. 119 della Costituzione sul Federalismo fiscale.
Dopo ben otto anni dalla riforma (voluta dal centro-sinistra) del Titolo V° della Costituzione, è stata approvata questa legge "storica" che istituisce, dopo 150 anni, un fisco "federalista".
Maggio 2016: tanto ci vorrà perchè il federalismo fiscale sia veramente a "regime". Infatti, la legge approvata in via definitiva al Senato è una "cornice", il quadro ancora non si vede.
La nuova legge prevede:
Bisognerà infatti capire quanti soldi, delle tasse, andranno alle Regioni, quanti ai Comuni ecc. ecc.
Ora che è stato approvato il federalismo fiscale bisogna anche riconoscere i meriti, in primis alla Lega Nord, che già vent'anni fa propugnava questo tipo di riforma dello Stato. Altro merito va sicuramente al metodo della "concertazione" con l'opposizione proposto dal Ministro Calderoli, che su questo tema ha portato a casa un importante successo politico. Certo la Lega, come dice bene anche Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona (p. 2 del SOLE 24 ORE di oggi) ne ha dovuti ingoiare di rospi: soldi a Roma, a Catania, Reggio Calabria città metropolitana... ma oggi può certo festeggiare.
Speriamo di poterlo fare anche noi...nel 2016.
Dopo ben otto anni dalla riforma (voluta dal centro-sinistra) del Titolo V° della Costituzione, è stata approvata questa legge "storica" che istituisce, dopo 150 anni, un fisco "federalista".
Maggio 2016: tanto ci vorrà perchè il federalismo fiscale sia veramente a "regime". Infatti, la legge approvata in via definitiva al Senato è una "cornice", il quadro ancora non si vede.
La nuova legge prevede:
- l'abolizione dei trasferimenti statali sulla base della spesa storica della periferia, la compartecipazione di ogni livello di governo ai tributi, con la possibilità di averne di propri, per finanziare spese distinte in "essenziali" e "non essenziali".
- perequazione con copertura al 100 % per le spese essenziali in base ai costi standard della regione più "virtuosa", e riduzione delle differenze territoriali per quanto riguarda le spese non essenziali.
- patto di convergenza per gli enti in difficoltà,
- istituzione di Roma capitale e le città metropolitane (Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Venezia, Bari, Napoli e la "sorpresa" Reggio Calabria),
- premi per le amministrazioni virtuose e punizioni per quelle in "rosso",
- salvaguardia per i fondi UE per il mezzogiorno in più rispetto a quelli nazionali, nuova fiscalità di sviluppo.
Bisognerà infatti capire quanti soldi, delle tasse, andranno alle Regioni, quanti ai Comuni ecc. ecc.
Ora che è stato approvato il federalismo fiscale bisogna anche riconoscere i meriti, in primis alla Lega Nord, che già vent'anni fa propugnava questo tipo di riforma dello Stato. Altro merito va sicuramente al metodo della "concertazione" con l'opposizione proposto dal Ministro Calderoli, che su questo tema ha portato a casa un importante successo politico. Certo la Lega, come dice bene anche Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona (p. 2 del SOLE 24 ORE di oggi) ne ha dovuti ingoiare di rospi: soldi a Roma, a Catania, Reggio Calabria città metropolitana... ma oggi può certo festeggiare.
Speriamo di poterlo fare anche noi...nel 2016.
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