C'era da aspettarselo. Alle elezioni provinciali di Milano, a sfidare il presidente Filippo Penati (che si candida con una coalizione di partiti di centro sinistra, rifondazione esclusa), sarà niente di meno che l'onorevole europeo di Forza Italia Guido Podestà (bè, il cognome non è dei migliori auspici..). E fin qui, niente di strano. Di Guido Podestà ben poco si sa (bella la rima, vero ?) se non che ha un sito (a tutt'oggi in costruzione) nel quale, in poche righe, si afferma che l'onorevole è in prima fila per il lavoro dei giovani, per gli anziani ("perchè possano esprimere tutta la loro vitalità"), per tutti (formazione professionale continua, integrazione tra università, scuola, mondo del lavoro). La cosa interessante è che la candidatura di Podestà rientra nel più ampio "walzer" di poltrone che riguarda tutta la Lombardia (e oltre). A farla breve: la Lega dà l'ok al primo turno a Guido Podestà in cambio di nomine dei suoi uomini a capo di A2A, Fiera, Expo. Uguale: dei cittadini non ce ne può fregare di meno, le candidature non sono espressione del "popolo" (come diceva una volta qualche partito NON romanocentrico) ma decise per i "propri" interessi. Come sono lontani i tempi di "Roma ladrona", "Giù le mani dal Nord" ecc. ecc. Fino a quando si andrà avanti così ?
Per chi se lo vuole leggere, ecco l'articolo dal sito Corriere.it a firma di Elisabetta Soglio:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/09_marzo_10/lega_prenota_un_posto_in_fiera-1501073776345.shtml
Nessun commento:
Posta un commento