Nel primo caso (Mario Chiesa) era stato il primo arrestato per l'inchiesta denominata "Tangentopoli". L'arresto aveva dato il via a una serie di altri, e allo "smottamento", ma non certo alla fine, del cosidetto sistema delle tangenti. Prova ne è che Mario Chiesa ci è ricascato. D'altronde, in Italia, vengono depenalizzati i reati (falso in bilancio, corruzione ecc. ecc.) e difeso chi li commette, oltre ogni ragionevole garanzia per l'imputato.
La seconda notizia è l'ennesima tragedia del mare: 220 morti probabili (ma quanti sono quelli che non sappiamo ?) per raggiungere le nostre coste. E' da anni che va avanti questo "esodo", senza che nessuno (legge, governo e quant'altro) sia riuscito a fermarlo. Ora, il ministro Maroni promette che "gli sbarchi termineranno dopo il 15 maggio, data in cui diverranno operativi gli accordi Italia-Libia in merito ai pattugliamenti congiunti "(fonte: Corriere.it). Ho qualche ragionevole dubbio:
- Il ministro Maroni, rispondendo ad un Question time alla Camera il 15 marzo aveva affermato che gli sbarchi dal 1 gennaio al 15 marzo erano diminuiti del 15 % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
- Come si vede (oltre 400 sbarchi nelle ultime ore a Lampedusa, fonte Corriere.it) le ripetute tragedie del mare non fermano queste persone, che pur di sfuggire (spesso) a morte certa al loro paese per fame, preferiscono rischiare la pelle attraversando il mare con delle "quasi" zattere. Per la stessa ragione non servirebbe neanche la soluzione, da qualcuno paventata (Umberto Bossi qualche anno fa) di sparare alle carrette del mare. Lasciando perdere il "sacrosanto" diritto alla vita anche del migrante.
- I pattugliamenti congiunti dubito che possano sortire qualche effetto, in quanto le coste libiche sono comunque ampie da pattugliare. Inoltre sull'affidabilità di Gheddafi nutro qualche dubbio (uso un eufemismo). Le rotte dell'immigrazione comunque si sposterebbero, e la penetrazione potrebbe avvenire da est, via terra o via mare (Grecia, Slovenia, Croazia, Albania ecc.)
- Visto che nel mondo ci sono 1 miliardo di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno (dati OCSE) e 1/3 sono nell'africa subsahariana, ci sono due modi per aiutare e aiutarci: il primo è una lotta senza quartiere contro il lavoro nero, vera esca per l'emigrazione di queste persone (che vengono in Italia al motto: vado, rischio, tanto un modo per campare lo trovo, e non certo al mio paese) favorendo l'immigrazione legale, selezionata e controllata. Il secondo è l'aiuto su progetto ai paesi del terzo mondo, considerando che l'Italia dedica a ciò lo 0,19 % del P.I.L. , fanalino di coda insieme agli U.S.A. e come se non bastasse ha ridotto la sua quota del 30 % (dati Presidenza Associazione O.N.G. italiane, 2008)
Aiutare nel modo giusto conviene a loro, conviene a noi.