giovedì 20 agosto 2009
Credieuronord (la banca vicina alla Lega): ultimo atto
Credieuronord (si chiamava così fino alla primavera 2004) era la banca da tutti conosciuta come la banca della Lega di Umberto Bossi. Quando era nata lo stesso Umberto Bossi ci aveva messo la faccia come testimonial per radunare l'azionariato popolare. La frase che campeggiava sul manifesto con il volto sorridernte del senatur diceva così: "Anche io sono socio fondatore della Credi-Nord, e tu ?". Poi succede l'impensabile: la piccola banca di tre sportelli, nel cui consiglio sedevano anche alcuni pezzi da novanta del Carroccio, a causa di alcune operazioni scriteriate aveva accumulato 8 milioni di perdite e 12 milioni di sofferenze su 47 di impieghi. Sull'orlo del crac aveva però trovato un possibile salvatore: Gianpiero Fiorani. Ma l'operazione era contrastata in quanto la Lega non dava tregua ad Antonio Fazio, governatore della Banca d'Italia e sponsor di Fiorani, per gli scandali Cirio e Parmalat. L'accordo fu firmato alla fine dell'estate del 2004. Ma qualcosa andò storto, Fiorani e Fazio furono travolti nello scandalo dei "furbetti del quartierino". I nuovi vertici della Banca Popolare di Lodi decisero di non dar corso più alla fusione. La situazione precipitò, tra proteste della base e cause legali dei 2.850 soci che avevano dato i soldi alla Credieuronord. "I soci non perderanno una lira" disse Bossi a Pontida, mentre Calderoli lanciò l'autotassazione dei responsabili politici del partito. Si arriva alle vicende finali: il presidente del comitato di soccorso Euronord holding, Bruno Caparini (padre del deputato leghista Davide) annunciava per Natale il rimborso dei primi 1.069 soci. Inoltre la ex-banca padana viene acquistata dal nuovo Banco Popolare (che altri non è che la fusione tra Popolare di Novara e Verona e Popolare di Lodi)con una notazione d'obbligo: l'acquirente usufruisce di 1.450.000 euro di Tremonti Bond, i prestiti messi a disposizione dal governo per consentire alla banche di fronteggiare gli effetti della crisi finanziaria. Alla fine l'acquisto della Credieuronord costa 1.600.564 euro. Soldi versati da Alberto Gasparri, alto dirigente del Banco Popolare, al liquidatore della società Euronord holding Marcello Sala.
(fonte della notizia: Corriere della Sera, economia, p. 35 del 05.08.09)
Questa la notizia come apparsa su Repubblica il 25 novembre 2000:
MILANO - La vecchia filiale dismessa della Cariplo di via Galilei, a Milano, sarà la sede di una nuova banca, il CredieuroNord, uguale a tutte le altre, se non per il fatto che l'ha progettata e fermamente voluta la Lega Nord di Umberto Bossi. L'ok della Banca d'Italia è arrivato dopo un anno di attesa, e via fax. Ad annunciarlo è lo stesso Bossi all'assemblea dei soci, riuniti al teatro San Babila di Milano. Un successo, per i militanti, subito accorsi ai banchetti per ritirare e firmare i moduli di sottoscrizione.
"L'autorizzazione del governatore di Bankitalia Antonio Fazio era dovuta - ha detto Bossi - anche se abbiamo faticato un po'. Ci hanno fatto cambiare nome, c'è stata una procedura lenta". C'era infatti un altro istituto di credito in Francia, che aveva lo stesso nome ideato all'inizio dell'avventura leghista. "Pazienza se ci è toccato mettere di mezzo l'euro - ha commentato Bossi davanti ai suoi - l'importante è che sarà una grande banca". Che non avrà vita facile, ha aggiunto il leader della Lega Nord: "La Banca dei soci della Lega raccoglierà molti quattrini che saranno tolti ad altre banche e darà fastidio al sistema bancario tradizionale".
Venti miliardi di lire il capitale sociale, che la Lega conta di far salire in breve tempo a 35. Umberto Bossi conta sui militanti, che presto saranno chiamati a sottoscrivere azioni e obbligazioni dell'istituto di credito la cui missione "sarà quella di sostenere lo sviluppo della Padania, non solo di guadagnare".
Presidente sarà Francesco Arcucci, suo vice Gian Maria Galimberti, che hanno già sottoscritto un accordo con le Poste italiane che offriranno ai soci della banca la possibilità di versare sul conto corrente attraverso gli sportelli postali. Tra le facilitazioni una carta di credito padana e la possibilità di conoscere il saldo sul display del telefonino. Target: artigiani e piccole e medie imprese del Nord.
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