giovedì 29 gennaio 2009

Grazie Europa

Meno male che c'è l'Unione Europea. Di fronte all'immobilismo complice delle nostra autorità regionali e comunali (che nell'ultima riunione, di fronte a 24 sforamenti della soglia di 5o mg/mc su 27 gg. di PM 10 nel 2009, hanno deciso di fare una riunione a febbraio...) hanno inviato una lettera con un titolo che dice tutto:

"Quali azioni intendete prendere per adeguare alla direttiva sulla qualità dell'aria i livelli di Pm10, un inquinante che può causare cancro, tumori polmonari e morti premature?"

E' bene sapere che, mentre le immatricolazioni di S.U.V. aumentano, le nostre "autorità" poco e niente hanno fatto per promuovere il trasporto pulito, su rotaia per esempio. Le linee di trasporto ferroviario sono le stesse da cinquant'anni a questa parte, per fare una metropolitana ci vogliono vent'anni, con i tram si fa prima ad andare a piedi....Ma visto che la Pianura Padana è una grande CAMERA A GAS, sarebbe opportuno prendere provvedimenti SUBITO, anche urgenti. Anzi più che opportuno E' OBBLIGO DI LEGGE (europea). Rischiamo infatti di pagare tutti l'insipienza (di pochi) e il disinteresse (di molti). Ma alla nostra giunta regionale (al governo da più di dieci anni) i comuni ecc. LA NOSTRA SALUTE NON INTERESSA...E NON LO DICO IO, PARLANO I FATTI.

Per la cronaca: il treno che dovevo prendere oggi è stato soppresso (comunicato dopo la soppressione, naturally) e sono arrivato al lavoro 45 minuti dopo...MA IN ITALIA qualcuno paga per chi NON fa il proprio dovere ? La risposta è un ovvio monosillabo: NO.

Qui sotto l'articolo del CORRIERE.IT

Pm10 fuorilegge 24 volte dall'inizio dell'anno
Allarme smog, l'Europa «multa» Milano
La Ue apre la procedura d'infrazione. «Subito piani per abbassare i veleni». C'è il rischio di sanzioni milionarie

MILANO - La votazione è in programma per oggi. Il documento è al punto «A» dell'ordine del giorno nella riunione del Collegio dei commissari. Poi partirà la lettera: l'Europa apre una nuova procedura di infrazione (quella definitiva) contro l'Italia, e quindi contro la Lombardia e Milano, per i livelli di smog troppo alti. Il messaggio della Commissione, in sintesi, sarà questo: «Avete due mesi di tempo per comunicarci i vostri piani per riportare l'inquinamento sotto i limiti». A Bruxelles esamineranno i dossier, che dovranno comprendere i provvedimenti, le valutazioni scientifiche, le coperture finanziarie.
È una sorta di ultimo appello: «Se sarete in grado di dare una svolta e agire da subito in maniera davvero efficace, avrete tempo fino al 2011 per rientrare sotto le soglie». Altrimenti ci sarà il deferimento alla Corte di giustizia, che potrebbe finire con milioni di euro di multe. Le parole di Bruxelles sono chiare: dovete agire, fare di più e dovete farlo subito. La lettera partita lo scorso 8 luglio chiedeva testuale: «Quali azioni intendete prendere per adeguare alla direttiva sulla qualità dell'aria i livelli di Pm10, un inquinante che può causare cancro, tumori polmonari e morti premature?». La procedura che dovrebbe essere aperta oggi (salvo cambi dell'ultimo momento nel calendario istituzionale dei commissari) riguarda la mancanza di quei piani che avrebbero dovuto essere trasmessi dal governo italiano entro il 31 ottobre 2008. Il referente della Commissione è sempre Roma, ma in questi casi il governo è un intermediario: i piani devono essere messi a punto dalle Regioni e dagli enti locali.
Per questo è già in programma una riunione al Pirellone per il 10 febbraio prossimo. Parteciperanno tutte le Regioni della Valle del Po con l'obiettivo di avviare misure coordinate. La nuova procedura arriva in uno dei momenti più neri per lo smog a Milano negli ultimi anni. La legge europea prevede infatti che non si possa superare per più di 35 giorni in un anno la soglia di 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili. Nel 2009 i giorni di Pm10 «fuorilegge» sono stati già 24 su 27. Questa la situazione negli anni precedenti: 149 superamenti nel 2006, 132 nel 2007 e 104 nel 2008. Il trend è in discesa, ma il buon risultato ottenuto l'anno scorso rischia di essere vanificato dal pessimo avvio di quest'anno.
Quando sarà formalizzata la decisione della Ue «inizierà il conto alla rovescia senza scampo — spiega il consigliere dei Verdi Enrico Fedrighini — per i governanti locali colpevoli di inerzia e mancata tutela della salute pubblica. A breve si troveranno davanti a una cruda opzione: buttare centinaia di milioni in una multa o decidere finalmente di investirli per potenziare il trasporto pubblico. E Milano deve continuare con più coraggio a giocare il ruolo di apripista nelle politiche antismog». In realtà Milano e Lombardia erano state già «denunciate » dalla Ue per aver «sforato» i limiti di smog dal 2005 in poi. L'iter non è andato avanti perché nel frattempo era in discussione la nuova direttiva sulla qualità dell'aria, approvata l'11 giugno scorso. Le vecchie infrazioni confluiranno in quest'ultimo procedimento. Dopo anni di attesa, la prospettiva di «processo e punizione» diventa reale.

Gianni Santucci

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