sabato 17 ottobre 2009
Beata....Beatrice Lorenzin
Ce ne vuole davvero tutta. Per difendere il nostro Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dall'offesa gratuita lanciata in televisione a Porta a Porta del 7 ottobre scorso, è dovuta intervenire l'on. Beatrice Lorenzin, deputata del P.D.L. La quale, prima ha minimizzato l'accaduto, poi, in un crescendo di toni, urla, tifo ecc. ha detto che anche l'attacco a Rosy Bindi è stato un momento "forte" dello scontro politico e che essere "più belle che intelligenti" fa parte dello scontro partitico...
Ecco qua il racconto dalle cronache del sito della Camera dei Deputati (seduta n° 231 del 13 ottobre 2009):
"PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BEATRICE LORENZIN. Signor Presidente, onorevole Velo, ho ascoltato con attenzione la discussione che ha aperto e ci terrei a rispondere come donna, come esponente del centrodestra e prima di tutto come politico.
Troppo spesso - e questo è un errore che facciamo come donne - invochiamo una difesa di genere non sulle questioni di fatto, ma spesso cadiamo nella tentazione (che non fa il gioco delle donne) di attaccarci ad elementi strumentali che fanno il gioco di una mera lotta partitica che nulla ha a che vedere con la questione femminile e del rispetto delle donne nel nostro Paese (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico).
ROBERTO GIACHETTI. Ma cosa stai dicendo?
PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia.
BEATRICE LORENZIN. Questa mancanza di rispetto si vede nel fatto che prima avete invocato e avete richiesto una risposta dalle donne di centrodestra e, nel momento in cui le donne di quest'area del Parlamento vi stanno rispondendo, non siete neanche capaci di starle ad ascoltare. E questo è il vostro atteggiamento sempre, nelle piazze, in quest'Aula, nelle Commissioni e sui giornali (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà)!
L'onorevole Bindi è un esponente di spicco del centrosinistra è, innanzitutto, un politico, che ricordo, fin da bambina, capace di combattere in modo agguerrito, forte, accettando lo scontro durissimo, essendo essa stessa dura nello scontro politico verbale e non verbale, in ogni luogo, in televisione, alla radio, sulla stampa, nei comizi politici. Quello a cui noi abbiamo assistito è stato semplicemente un momento forte - non dico che non sia stato forte, lo è stato - di dibattito e di scontro tra un esponente di maggioranza e un esponente di minoranza che nulla ha a che vedere con l'appartenenza di genere.
ROBERTO GIACHETTI. Ma che stai dicendo?
BEATRICE LORENZIN. Mi chiedo, care colleghe, cari colleghi, dove eravate con la vostra indignazione quando esponenti donne di questo Governo sono state insultate in ogni modo, con violenza, con pervicacia, con un modo cannibale dalla stampa, da esponenti della vostra stessa opposizione (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà).
ANNA PAOLA CONCIA. Io l'ho difesa la Carfagna!
BEATRICE LORENZIN. Dove eravate?
ANNA PAOLA CONCIA. Io c'ero!
BEATRICE LORENZIN. Allora, per la causa delle donne facciamo un momento un passo indietro e se vogliamo fare veramente il bene delle donne lavoriamo in queste Aule, nelle nostre Commissioni per portare fatti, leggi a favore delle pari opportunità, a favore del lavoro, contro la violenza, contro la cultura dell'odio, per il rispetto e la dignità della nostra azione politica.
Dobbiamo essere valutate per quello che siamo capaci di fare. In uno scontro politico e dialettico con un mio collega uomo non avrei alcun timore a confrontarmi, non mi sento offesa. Mi sento offesa quando mi vogliono mettere in un ghetto, in un ghetto che non mi appartiene che è quello della minoranza.
Cari colleghi, diciamoci la verità: qui non ha niente a che vedere lo scontro politico verbale tra il Presidente Berlusconi e l'onorevoli Bindi; qui siamo di fronte ad un scontro tutto partitico, tutto di parte, dove non siete capaci di portare un fatto, un'azione, una proposta di governo in questo Parlamento e vi state attaccando a qualsiasi argomento pur di creare scontro nel nostro Paese. E questo non ha niente a che fare con il tema delle donne e della questione femminile in Italia (Applausi dei deputati del gruppo Popolo della Libertà)".
Boh, ma che ha detto ? Ha detto che gli insulti di Silvio Berlusconi sono da leggersi all'interno di uno scontro forte, partitico, tra maggioranza ed opposizione ? E allora si insulta ?
Mi spiace, ma non capisco.
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