mercoledì 13 gennaio 2010
Cantieri irregolari: De Corato scopre il problema ?
Sono 406 i cantieri milanesi denunciati nel 2009 per violazione alle norme sulla sicurezza sul lavoro. "C'è una brutta pratica, assai diffusa, di assoldare lavoratori in nero clandestini" ha sottolineato il vice sindaco di Milano e assessore alla Sicurezza De Corato. Per questo ha detto di appoggiare la proposta del ministro francese del Lavoro, Xavier Bertrand, di chiudere i cantieri che impiegano forza lavoro in modo illegale. "E' un idea che il governo italiano dovrebbe rilanciare e, se non lo farà io stesso avanzerò come deputato una proposta di legge in questa direzione".
Bene, finalmente. Su questo (modestissimo) blog (21-03-2009) avevo già denunciato come una delle cause dell'immigrazione clandestina la possibilità, ampia, concreta, tangibile, di lavorare in nero. E viverci sopra, speculando, da parte dei datori di lavoro. Tanto i disperati sono tanti.
Ora, a distanza di due mesi dalle elezioni regionali lombarde, il vicesindaco "scopre" il problema. Oltretutto essendo anche deputato, avrebbe anche potere legislativo. Gli interessi in questo campo mi fanno essere (molto) scettico.
Sbaglierò ?
(fonte della notizia: D-NEWS 12.01.10)
domenica 10 gennaio 2010
Quando la vita umana prevede un solo dovere...quello di lavorare
Una storia incredibile e triste, ovvero quando la vita umana e la dignità di una persona è importante solo per una cosa: il lavoro.
Coinvolte: una bimba di 5 anni, una donna marocchina sola, il mondo (impietoso) di molte cooperative di pulizie. Dove la dignità e i diritti sono, spesso, solo sulla carta. Ecco l'articolo:
AD ACQUANEGRA SUL CHIESE
Mantova, marocchina muore in casa
Vegliata per ore dalla figlia di cinque anni
Secondo un'amica stava male da giorni ma non voleva andare dal medico per paura di perdere il lavoro
Fathia Fikri (Ansa)MANTOVA - È morta per un malore e il suo cadavere è stato vegliato per circa ore dalla figlia di cinque anni. È successo ad Acquanegra sul Chiese, nel Mantovano, in un appartamento dove madre e figlia vivevano sole. Fathia Fikri, 43 anni, marocchina, è stata trovata vicino al letto, con il volto insanguinato, da un amico preoccupato perché non riusciva a contattarla. Accanto la bambina, impaurita ma convinta che la mamma stesse dormendo.
NON ANDAVA DAL MEDICO - I carabinieri in un primo momento hanno pensato a un'aggressione ma poi alcuni conoscenti della donna hanno detto che Fathia aveva loro confidato di non sentirsi bene nei giorni scorsi: dunque ha preso corpo l'ipotesi di un malore improvviso. Tanto più che un'amica ha rivelato che non era andata dal medico per paura di dover stare a casa in malattia e perdere il lavoro. Fathia era impiegata in una cooperativa per le pulizie. La donna dunque potrebbe essere caduta e aver battuto il volto sul pavimento procurandosi la ferita. Lunedì il magistrato di turno deciderà se effettuare l'autopsia.
(da CORRIERE.IT del 10 gennaio 2010)
Coinvolte: una bimba di 5 anni, una donna marocchina sola, il mondo (impietoso) di molte cooperative di pulizie. Dove la dignità e i diritti sono, spesso, solo sulla carta. Ecco l'articolo:
AD ACQUANEGRA SUL CHIESE
Mantova, marocchina muore in casa
Vegliata per ore dalla figlia di cinque anni
Secondo un'amica stava male da giorni ma non voleva andare dal medico per paura di perdere il lavoro
Fathia Fikri (Ansa)MANTOVA - È morta per un malore e il suo cadavere è stato vegliato per circa ore dalla figlia di cinque anni. È successo ad Acquanegra sul Chiese, nel Mantovano, in un appartamento dove madre e figlia vivevano sole. Fathia Fikri, 43 anni, marocchina, è stata trovata vicino al letto, con il volto insanguinato, da un amico preoccupato perché non riusciva a contattarla. Accanto la bambina, impaurita ma convinta che la mamma stesse dormendo.
NON ANDAVA DAL MEDICO - I carabinieri in un primo momento hanno pensato a un'aggressione ma poi alcuni conoscenti della donna hanno detto che Fathia aveva loro confidato di non sentirsi bene nei giorni scorsi: dunque ha preso corpo l'ipotesi di un malore improvviso. Tanto più che un'amica ha rivelato che non era andata dal medico per paura di dover stare a casa in malattia e perdere il lavoro. Fathia era impiegata in una cooperativa per le pulizie. La donna dunque potrebbe essere caduta e aver battuto il volto sul pavimento procurandosi la ferita. Lunedì il magistrato di turno deciderà se effettuare l'autopsia.
(da CORRIERE.IT del 10 gennaio 2010)
sabato 9 gennaio 2010
Assessore leghista alla sicurezza guida ubriaco
Nei guai vigile-assessore alla sicurezza: guidava ubriaco, ritirata la patente
Qual è il colmo per un agente della polizia municipale e assessore comunale alla Sicurezza autore di crociate contro abuso di alcol e schiamazzi? Farsi beccare ubriaco al volante, e vedersi ritirare la patente dai colleghi delle forze dell’ordine. Solo che, altro che colmo, questa è la disavventura, vera, della quale è stato protagonista la notte di San Silvestro, Alessandro Sterza, giovane assessore leghista con delega alla Sicurezza di un comune del Veronese, San Pietro in Cariano.
Galeotto, come racconta l’Arena, è stato il Capodanno. Sterza, agente municipale (è vigile ecologico) a Pescantina attualmente in aspettativa per svolgere a tempo pieno l’attività politica, è stato sorpreso dai carabinieri, la notte del 31 dicembre, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli su strada legati alla festa. Sterza è stato sorpreso al volante con un tasso alcolemico superiore alla norma, tanto da imporre una maxi-multa e il ritiro immediato della patente.
Quasi un beffardo contrappasso, per il giovane assessore, che con la giunta del comune di San Pietro in Cariano guidata dal sindaco Gabriele Mestrelli, è stato tra i protagonisti, recentemente, di una crociata anti bevande alcoliche. Una vera e propria guerra santa contro gli eccessi, soprattutto tra i più giovani. Su tutto il territorio comunale di San Pietro in Cariano è stata vietata la vendita di alcolici ai minori di 16 anni, con tanto di multa da 500 euro anche per i commercianti che non rispettano il divieto. Una campagna che suona doppiamente beffarda adesso, visto lo scivolone di Sterza la notte di San Silvestro. Uno scivolone, però, non del tutto inatteso. Già, perché il giovane assessore leghista qualche piccolo segno di intemperanza rispetto a regole troppo rigide, almeno per chi è al volante, lo aveva già dato. Sul social network Facebook, infatti, è tra i fan di un gruppo che è contro gli autovelox.
Tratto da IL GIORNALE.IT del 6 gennaio 2010
Qual è il colmo per un agente della polizia municipale e assessore comunale alla Sicurezza autore di crociate contro abuso di alcol e schiamazzi? Farsi beccare ubriaco al volante, e vedersi ritirare la patente dai colleghi delle forze dell’ordine. Solo che, altro che colmo, questa è la disavventura, vera, della quale è stato protagonista la notte di San Silvestro, Alessandro Sterza, giovane assessore leghista con delega alla Sicurezza di un comune del Veronese, San Pietro in Cariano.
Galeotto, come racconta l’Arena, è stato il Capodanno. Sterza, agente municipale (è vigile ecologico) a Pescantina attualmente in aspettativa per svolgere a tempo pieno l’attività politica, è stato sorpreso dai carabinieri, la notte del 31 dicembre, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli su strada legati alla festa. Sterza è stato sorpreso al volante con un tasso alcolemico superiore alla norma, tanto da imporre una maxi-multa e il ritiro immediato della patente.
Quasi un beffardo contrappasso, per il giovane assessore, che con la giunta del comune di San Pietro in Cariano guidata dal sindaco Gabriele Mestrelli, è stato tra i protagonisti, recentemente, di una crociata anti bevande alcoliche. Una vera e propria guerra santa contro gli eccessi, soprattutto tra i più giovani. Su tutto il territorio comunale di San Pietro in Cariano è stata vietata la vendita di alcolici ai minori di 16 anni, con tanto di multa da 500 euro anche per i commercianti che non rispettano il divieto. Una campagna che suona doppiamente beffarda adesso, visto lo scivolone di Sterza la notte di San Silvestro. Uno scivolone, però, non del tutto inatteso. Già, perché il giovane assessore leghista qualche piccolo segno di intemperanza rispetto a regole troppo rigide, almeno per chi è al volante, lo aveva già dato. Sul social network Facebook, infatti, è tra i fan di un gruppo che è contro gli autovelox.
Tratto da IL GIORNALE.IT del 6 gennaio 2010
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