lunedì 1 novembre 2010

La politica dei divieti assurdi

Questo post è dedicato a Lui. No, non a Silvio Berlusconi. Nemmeno a Dio. Sto parlando dell'assessore Assessore della Provincia di Milano con deleghe a Infrastrutture - Viabilità e trasporti - Mobilità ciclabile - Opere pubbliche stradali Giovanni De Nicola. Nato il 24 maggio del 1950 a Palmi (RC).Coniugato con una figlia, si è laureato in Giurisprudenza specializzato in diritto tributario delle imprese presso l’Università Bocconi di Milano.Direttore tributario dell’Agenzia delle Dogane di Milano .
Consigliere al Comune di Milano dal 1997 al 2001.Dal 2001 al 2005 Vice Sindaco e Assessore ai Trasporti del Comune di Segrate.Dal 2005 al 2009 consigliere provinciale capogruppo di Alleanza Nazionale(fonte Provincia di Milano).
Bene. Questo è il profilo. Ma cosa ha combinato ? Come tutti i brianzoli sanno, si è dapprima inventato il limite dei 70 km/H (poi corretto, dopo vibrate proteste a 80) sulla drittissima Milano-Meda. Motivo: la Milano-Meda è piena di buche e quindi, siccome non ci sono i soldi neanche per piangere, bisogna andare piano e "dribblare" le buche..Serio come ragionamento, no ?
L'altra "chicca" è quella dell'obbligo di catene a bordo dal 15 novembre per tutte le strade provinciali di competenza del suo assessorato. Capito bene: catene a bordo nella nevossissima provincia di Milano, dove la neve arriva il 15 novembre e finisce di cadere sei mesi dopo. Non basta il buon senso, l'obbligo di catene quando nevica tanto. No. Per l'assessore fustigatore dell'automobilista indisciplinato le catene vanno messe nel bagagliaio. E pazienza se chi non può mettere le catene deve comprarsi i pneumatici invernali. E pazienza se le catene da neve sono esaurite al supermercato. Fa niente. De Nicola tira dritto. Lui è uomo tutto d'un pezzo. Tanto la Brianza, dove la superstrada Milano-Meda scorre (si fa per dire) è di competenza del suo assessorato, ma non è nel suo collegio elettorale. . E la neonata provincia di Monza e Brianza che fa ? Protesta educatamente con il suo presidente Allevi chiedendo che certe decisioni vengano "concertate"... Ovvio, no ?
E l'opposizione ? A 70 (pardon: 80) km/h sulla superstrada..

5 commenti:

  1. Anche a me questa ordinanza sembra un pò affrettata e male organizzata, comunque sia non riesco a comprendere il tuo commento sulla "nevosissima" Milano. Hai detto che il buon senso suggerirebbe di montare le catene solo quando nevica tanto. Immagino quindi una Milano completamente bloccata da qualcuno che, il giorno della grande nevicata, non ha avuto il tempo di prendere le catene. Il giorno dopo, quando la neve si sarà sciolta, tutti avranno le loro catene in macchina, assolutamente inutili. Vai a dire ai trapezisti che la rete di sicurezza gliela mettiamo solo quando cadono e fammi sapere cosa ti rispondono.

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  2. Scusa anonimo, ma l'esempio non calza. I trapezisti lavorano costantemente, sempre, in una situazione di estremo pericolo (di vita). Invece le nevicate su Milano e hinterland, quelle toste, da bloccare il traffico, sono 1 o al massimo 2 all'anno, ampiamente previste dai nostri sistemi di previsione meteorologica. La spesa delle catene (se montabili) o delle gomme apposite vale l'impresa ? Secondo me no. Diverso il discorso sull'essere previdenti e avere, in caso di bisogno, le catene da neve a disposizione. Nel box o in cantina. E lasciate alla libera scelta di ognuno. Se poi vogliamo allargare il discorso, allora, oltre a quella dei divieti max 80 orari sulla Milano-Meda ti prego di leggerti l'inserto del Sole 24 ore Lombardia di settimana scorsa. Parlando della crisi del trasporto pubblico locale su gomma dell'hinterland milanese e brianzolo, l'assessore se ne esce con un'analisi della situazione senza proporre nulla di alternativo. Ma è lui l'Assessore o no ?

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  3. Non mi sembra molto diverso il tuo discroso sulla prevenzione. Se le catene le dobbiamo comunque avere in cantina o nel box, perchè non puoi portartele in macchina? Hai così poco spazio nel bagagliaio? Continuo a non capire il discorso, le catene a casa si chiamano "prevenzione", mentre averle già in macchina è da scemi? Spero tu possa illuminarmi.

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  4. Gentile Anonimo, le catene a bordo quando non serve sono un occupazione, seppur ridotta, di spazio inutile. Inoltre non ti sorge il dubbio che questa ordinanza, con quelle famosa degli 80 km/h, sia stata fatta per lavarsi la coscienza da parte degli amministratori provinciali milanesi. Mi spiego: se ci sono le buche per strada non facciamo niente. Abbassiamo il limite di velocità in modo ridicolo. Raggiungiamo due obiettivi a costo zero, anzi: il primo è che in caso di incidente se si dimostra che si va oltre i limiti (ridicoli) si ha torto. Secondo: si fanno un sacco di multe, così si fa cassa. Alla faccia del patto di stabilità. Se c'è lo 0 virgola per cento di possibilità di neve mettiamo le catene a bordo. Così risparmiamo sugli spazzaneve, gli spargisale ecc. ecc. Così deleghiamo all'automobilista la sua sicurezza e l'Ente pubblico, attraverso una comoda ordinanza, se ne lava le mani... Se giri le strade in caso di neve ti accorgerai che questa situazione è già in essere, ma non si fa nulla per cambiarla.

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  5. Concordo pienamente sul fatto che le multe riempiranno di soldi le tasche già gonfie, così come concordo con te sulla tragica situazione passata, per quanto riguarda le nevicate a Milano. Credo però che questo accanimento contro l'obbligo delle catene sia francamente esagerato, secondo me cittadini e Ente pubblico dovrebbero venirsi incontro. Dove l'Ente pubblico non arriva con spazzaneve e spargisale, arriva il cittadino con l'attrezzatura adeguata a far fronte alla momentanea emergenza. Non credo sia pura utopia anche se sappiamo entrambi che approffitarsene è sempre la soluzione più facile, spesso scelta da chi è interessato più al guadagno che alla sicurezza.
    Grazie per l'ascolto.

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